La splendida pagina che Marco oggi ci regala ci fa vedere ciò che Gesù compie nel breve tragitto dal lago di Tiberiade alla casa di Giairo uno dei capi della sinagoga, il quale si getta nella folla per supplicare Gesù di guarire la sua figlioletta che sta morendo. Gesù decide di andare. La pesca è grossa:è uno dei capi della sinagoga!
E mentre va, ecco un altro colpo di scena: una donna affetta da emorragia da lunghi anni si gioca la sua ultima carta: vuole toccare Gesù per essere guarita dal suo male. Non ce la fa più, è disperata: Gesù è l’ultima spiaggia per lei. Tenta e ci riesce. Viene guarita. Intanto la bambina di Giairo muore.
L’intervento di Gesù sembrerebbe inutile invece, ecco l’altro colpo di scena, Gesù va a casa della ragazza e le ridona vita. Giairo si è convertito? Il testo non lo dice esplicitamente, ma tutti restano sorpresi….Che cosa ha spinto Gesù a far uscire da Lui quella potenza guaritrice? La fede dei due personaggi. Una fede incipiente, ma carica di speranza. Hanno creduto che Gesù poteva fare ciò che nessuno era riuscito a fare. Noi crediamo in questo? La nostra fede, tocca la potenza invincibile di Dio? Ci giochiamo il tutto per tutto con Lui? Che oggi tu possa sentire nel cuore le parole di Gesù :la tua fede ti ha salvato.
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Sii nella pace perché sei guarito dal tuo male. E se sei preso dalla paura di non farcela, Gesù ti dice :non aver paura, abbi fede in me e vedrai i miei prodigi.
Bisogna crederci. È solo questione di fede.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade