Ogni volta che leggo questa pagina evangelica, mi chiedo come mai Gesù non sia andato nella cerchia dei dottori della Legge a cercare i suoi seguaci. No, Gesù sceglie gli ignoranti, chi è fuori dal circuito religioso. Perché chi è ancorato alla propria religione non può essere come Lui.
Li sceglie per stare con Lui. Ma non è solo un fatto di compagnia. Li sceglie per essere come Lui. E solo chi sta con Lui può essere come Lui. Ieri, oggi e sempre.
Il cristiano è un chiamato da Dio a stare con Lui per diventare come Lui: Amore. E per stare con Lui bisogna lasciare gli altri. Partire. Avventurarsi su strade sconosciute e inedite dove lo Spirito ti conduce: strade interiori, del cuore e della mente, ma anche strade esteriori di incontri e eventi.
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Rispondere di sì alla chiamata di Gesù, oggi soprattutto, è per i più coraggiosi. Un cristiano o è come il Maestro o non è. Andrea si è fidato di Gesù, e questi gli ha cambiato la vita. Non con la bacchetta magica, ma partendo dal suo “essere pescatore”, cioè da ciò che era e che sapeva fare. È divenuto un altro tipo di “pescatore”.
Gesù ci prende da quello che siamo e che sappiamo fare, per evangelizzare il mondo. Ognuno nel suo piccolo, nel suo posto, con la sua storia di ombre e luci. Non ci vuole perfetti, come si ritenevano i farisei e i dottori della Legge, ma perfettibili: in continua trasfigurazione interiore.
Oggi, guardando a S. Andrea, mi chiedo in che modo sto mettendo a disposizione di Dio ciò che sono, il mio saper fare, la mia fede. In che modo tutto questo si sta trasformando in amore. È lì che trova spazio il mio sì quotidiano, la mia intimità con Cristo, il mio desiderio di Lui e della sua Gloria nella mia vita.
sr Palmarita Guida
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade