Ogni volta che leggo questa pagina evangelica mi chiedo come mai Gesù non sia andato nella cerchia dei dottori della Legge a cercare i suoi seguaci…
E per stare con Lui bisogna lasciare gli altri. Partire… Avventurarsi su strade sconosciute e inedite dove lo Spirito ti conduce. Strade interiori, del cuore e della mente… Partire su strade esteriori di incontri e evento. Rispondere di sì alla chiamata di Gesù oggi soprattutto, è per i più coraggiosi. Un cristiano o è come il Maestro o non è. Andrea si è fidato di Gesù. E questi, gli ha cambiato la vita. Non con la bachetta magica, ma partendo dal suo “essere pescatore”, cioè da ciò che era e che sapeva fare.
È divenuto un altro tipo di “pescatore”. Gesù ci prende da quello che siamo e che sappiamo fare, per evangelizzare il mondo. Ognuno nel suo piccolo, nel suo posto, con la sua storia di ombre e luci. Non ci vuole perfetti, come si ritenevano i farisei e dottori della Legge, ma perfettibili: in continua trasfigurazione interiore. Oggi, guardando a S. Andrea, mi chiedo in che modo sto mettendo a disposizione di Dio ciò che sono, il mio saper fare, la mia fede…
In che modo tutto questo si sta trasformando in amore. È lì che trova spazio il mio Sì quotidiano, la mia intimità von Cristo, il mio desiderio di Lui e della sua Gloria nella mia vita.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade