Dopo essere stati a lungo con Gesù i discepoli vengono inviati da lui a predicare la buona notizia di un Dio amore, un Dio venuto a liberare e guarire. Un Dio insomma, amico dell’uomo.
Forse non se l’aspettavano i discepoli di diver ricalcare le orme del Maestro. Forse pensavano di doversene stare tranquilli accanto a lui e far fare tutto a lui. Ma non è così. Anche oggi non è così. Il discepolo è uno che sta con Gesù e impara da lui per poi fare altrettanto nel mondo. Non c’è intimismo nella fede cristiana. C’è intimità d’amore , ed è diverso.
Il cristiano è per sua natura un annunciatore di Dio, ovunque. È uno che assume lo stile di Gesù. Per cui il metodo e il contenuto dell’annuncio sono sullo stesso piano. Se annuncio il Regno con uno stile diverso da Gesù , (quindi sbaglio il metodo, la modalità), annullo l’annuncio. Si tratta di coerenza. Quella che manca a molti di noi oggi.
Tu sei un cristiano coerente tra ciò che credi e ciò che vivi? A chi predichi l’amore di Dio? Quanto sei libero e lasci liberi gli altri nel tuo “annuncio”?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade