Il vangelo odierno di Marco ci presenta Gesù che dorme sulla barca dei suoi amici sorpresi da una tempesta. Stavano andando alla riva opposta…essi cercano di svegliare il Maestro infastiditi dal fatto che non stesse li ad aiutarli. O magari era anche di intralcio a poppa per le azioni da fare. Lo rimproverano, in un certo senso. Gesù restituisce il rimprovero tacciandoli come uomini senza fede. Con lui sulla barca non avrebbero dovuto avere paura.
Tutti sappiamo quanto la paura può bloccarci. Soprattutto quando arrivano le tempeste all’improvviso. Ci sentiamo impotenti e l’ansia e la paura di non farcela prendono il sopravvento.
Ecco, in queste circistanze si vede chi si fuda e si affida al Signore:atraversa la tempesta nella pace. Sa che tutto è nelle mani di Dio, un Dio buono che è Padre e tutto andrà per il meglio. La paura non viene mai da Dio ma dal maligno.
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Gesù ci toglie ogni paura. Basta affidarsi a Lui, anche se a volte sembra che Egli “dorme “. I discepoli si stupiscono che al suo comando ai venti e al mare tutto si calma….non se l’aspettavano perché la loro comprensione di Gesù è progressiva. Non sanno ancora di avere con loro sulla barca il loro Dio.
Noi siamo sulla barca della nostra vita con Gesù. Di che abbiamo paura? Misuriamo oggi la nostra fiducia in Lui. Ci meritiamo anche noi il suo rimprovero?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade