I Giudei provocano ancora una volta Gesù pur avendo ascoltato le sue parole ma non credono, aspettano un Messia diverso e lo provocano proprio nel Tempio, secondo la profezia di Ezechiele da quel Tempio il Messia avrebbe fatto scaturire un fiume di salvezza proprio a Gerusalemme.
Ma questo segno non avviene, ci sono altri segni che Gesù compie: sono i segni della Misericordia di Dio per i poveri, per i lontani, per per gli ammalati, segni di guarigione e di liberazione. E il grande segno di liberazione di comunione sarà quello sulla croce quando Gesù morirà e il Padre lo farà risorgere. Ma neanche a quello i Giudei crederanno perché non sono pecore che ascoltano la voce di Gesù. È molto più facile riconoscere la voce di qualcuno che conosciamo rispetto al volto: la voce è il segno principe che tocca il cuore direttamente senza passare per gli occhi. La voce ascoltata ti invita a credere al volto di chi essa appartiene.
Dalla voce riconosciamo le persone. La voce di Gesù risuona nel cuore di ogni cristiano attraverso il suo Spirito. La voce di Gesù ci parla del Padre perché lui è una cosa sola con il Padre, la voce di Gesù è il suo Spirito di risorto che si rivela nella Parola, nell’eucaristia, nella voce dei poveri. La pagina odierna ci pone di fronte ancora una volta alla nostra incredulità . Quale segno ancora vogliamo dal Risorto a duemila anni di cristianesimo per comprendere che egli è il Dio della nostra salvezza? Per comprendere che il Padre ci ha donato al Figlio, alle sue mani e nessuno può rubarci da Lui se noi non lo vogliamo?
Noi siamo nelle mani sicure di Dio. Se ci crediamo nulla ci potrà turbare o danneggiare. Qualsiasi cosa accada. Mani sicure, mani di Padre amoroso, mani di salvezza e gioia eterna. Tu sei nelle mani di Dio… Non dubitare mani del suo Amore. Rimani in quelle mani abbandonando tutta la tua vita in Lui. È il segreto della Pace e della gioia.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade