Qual è questa misura buona, pigiata colma e traboccante? Era quella delle sementi che si raccoglievano nel grembiule durante la spigolatura. Gesù prende in prestito questa immagine campestre, agricola, per dirci che così deve essere la nostra bontà, o meglio la nostra misericordia. Poca ne daremo, poca ne riceveremo da Dio.
Com’è difficile oggi essere buoni! C’è tanta cattiveria e meschinità in giro. Basta vedere i fatti di cronaca. Ci vuole un cambiamento radicale del cuore.
La quaresima ci ricorda che dobbiamo essere buoni come il Padre. Dobbiamo recuperare il nostro essere figli. Esercitiamoci in questo cammino quaresimale ad essere più buoni con tutti. Iniziamo a non giudicare, non usare parole a sproposito sugli altri di cui non conosciamo le sofferenze e disagi. Giudichiamo invece noi stessi.
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Convertiamo lo sguardo su di noi più che fuori di noi. Riempiamo il grembiule della nostra quotidianità con i semi di bontà. E tutto ci sarà restituito.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade