Continuano le invettive di Gesù contro i Farisei ipocriti, coloro che sembrano buoni e belli esteriormente, insomma i perfettini, ma dentro sono tutt’altro dentro: sono rosi dal tarlo dell’invidia, della menzogna, dell’ipocrisia.
Dentro di loro c’è il buio per questo sono ciechi e vedono tutto in maniera distorta, soprattutto non riescono a vedere l’azione di Dio nella vita degli altri, nella loro vita… non riescono a riconoscere i profeti che Dio manda. Puntano il dito su tutto ciò che viene da Dio perché partoriscono un Dio a loro immagine e somiglianza.
Ancora oggi questo rimprovero ci viene fatto da Gesù a tutti noi che coviamo dentro una dose piccola o grande di ipocrisia. Noi che condanniamo gli errori degli altri: preti, Papi, persone che sbagliano per fragilità, ignoranza… Noi che predichiamo bene su ciò che si deve essere e fare e razzoliamo male… Noi cattolici o pseudo tali, che abbiamo tanti scheletri negli armadi!
L’ipocrisia è un cancro dell’anima. Beato colui che riesce a cogliere questa drammaticità della sua vita e chiede chiede al Signore la liberazione e la guarigione. Sr palmarita guida
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade