Servire o farsi servire? La domanda che ogni cristiano si dovrebbe porre sul suo modo di agire. Chi serve gli altri, si mette a servizio della vita e quindi di Dio, ha capito l’essenza del Cristianesimo. Ha capito cosa significa essere figlio di Dio, ha capito cosa è stato l’esempio di Gesù il servitore del disegno d’amore del Padre per l’umanità.
Il concetto di potere è escluso dal cristianesimo lo dice Gesù in questa scena dialogata con la madre di alcuni suoi discepoli ed è un insegnamento per tutti e per sempre. Chi usa il proprio potere, (perché tutti abbiamo un potere…) e si professa Cristiano non ha compreso il Vangelo.
Mettersi a servizio della vita, a servizio di Dio a servizio degli altri, significa donarsi continuamente. Non solo, ma significa essere accogliente del dono che è l’altro per me, del dono che è Dio per me, accogliente del dono di me stesso. Servizio e potere non vanno d’accordo: l’unico potere concesso al Cristiano è l’amore, la potenza dell’amore che ci abita dal giorno del battesimo.
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Lo Spirito del risorto è l’unica potenza che ci mette a servizio dell’umanità, che ci rende servi, strumenti nelle mani di Dio. Questa è per il Cristiano la gioia più grande che dà Gloria alla sua vita in Dio. Ricerchiamo questa gioia e questa gloria! Il potere che schiaccia gli altri… lasciamolo a chi non ha incontrato Dio. Questa è la differenza che identifica il cristiano.
Purifichiamo la chiesa da ogni sorta di potere, per renderla come quella voluta da Gesù.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade