Cantinuano i “guai” pronunciati da Gesù contro i farisei a causa della loro ipocrisia, che Gesù stigmatizza in altri due comportamenti essenziali. Il primo è quello di fare di tutto per apparire Santi e perfetti agli occhi del mondo conservando dentro invece il marciume della morte: sembrare vivi invece essere morti dentro perché non si ha l’amore nel cuore. Sì, gli ipocriti non sono capaci di amare perché orientati a puntare il dito, criticare, giudicare. I loro occhi sono rivolti sempre verso gli altri in modo malevolo.
Mai verso se stessi per mettersi in discussione. Per questo gli ipocriti non amano neanche se stessi, perché non hanno cura del loro cuore, della loro interiorità e la lasciano marcire. Quanto ci assomiglia questo tratto! Soprattutto per chi frequenta le nostre parrocchie e si mette le medaglie di buon cristiano… Ma quanto marciume c’è nel cuore facile a giudicare gli altri?
E il secondo comportamento che Gesù stigmatizza del fariseismo di tutti i tempi è quello di uccidere i profeti perché la profezia è proprio il contrario dell’ipocrisia, la profezia è la verità di Dio all’opera nella storia, la profezia è la novità perenne dello Spirito Santo che gli ipocriti non tollerano perché rinchiusi nei propri schemi mentali, nel proprio fondamentalismo religioso che inquadra tutto e tutti. E in nome di questo fondamentalismo uccidono non sono i profeti ma chiunque voglia lasciarsi condurre dallo Spirito di Dio e produrre frutti di vita. Eh sì… Gli ipocriti farisaici sono allergici alle novità dello Spirito per questo bocciano ogni sua irruzione nella chiesa.
Questa pagina così forte ancora oggi ci interroga su questi due comportamenti che possono toccare anche le nostre vite: quello di voler apparire santi fuori ma diavoli dentro, e quello di non riconoscere mai la profezia di Dio all’opera nel mondo. E dietro questi comportamenti c’è l’idea di fondo che sono io l’artefice della salvezza, non Dio. Ne consegue che gli ipocriti sono fuori dal Vangelo che ancora oggi viene scritto dalle persone autentiche, che assumono la loro fragilità e la lasciano trasfigurato dall’amore. Persone che amano per la gioia di farlo, le persone umane. Anche non credenti. Gino Strada docet.
Sono costoro che scrivono ancora oggi pagine di vangelo. Persone che profumano di Dio. Gli ipocriti religiosi invece olezzano di putridume, abitati dalla morte del cuore. Da che parte sto io?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade