La felicità è legata ad uno stile di vita: quello di essere svegli, pronti, scattanti. No, non sto parlando di fitness…oppure sí, quello dell’anima però.
Gesù nel vangelo odierno dice di stare pronti, di vegliare servendo, perché quando il padrone ritornerà ci troverà svegli e sarà ribaltata la situazione: sarà lui a servirci. Fuori metafora, Dio ritornerà a prenderci e saremo felici per sempre se lo avremo atteso con le lampade della fede accese e pronti, cioè operosi.
E sarà ancor più felice chi manterrà la luce della fede e della speranza accese nella notte…cioè nel buio della fede, in quelle situazioni di vita in cui è difficile testimoniare la nostra appartenenza al Signore. Stare svegli o dormire, attendere o infischiarsene….da questo dipende la nostra felicità eterna.
Tu che fai? Stai tra dormiveglia…cioè con un piede dentro e uno fuori oppure ti stai dando da fare per annunciare quell’amore che un giorno si consegnerà a te per sempre? O peggio ancora, stai dormendo nella fede?
✝️ Commento al brano del Vangelo di: ✝ Lc 12,35-38 a cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade
