Il vangelo odierno si sofferma ancora una volta sull’ipocrisia di chi è rigido nell’applicazione di regole e principi. Gesù si trova di fronte ad una donna deformata nel fisico da una malattia che la costringe a state curva piegata in due.
Non può fare altro che guardare sempre verso il basso, il suo campo d’azione è molto limitato. Non chiede nulla a Gesù. E’ lì nella sinagoga che prega. Ma è sabato. Il giorno dedicato a Dio per gli ebrei. Gesù proprio in quel giorno vuole dare gloria a Dio guarendo la donna. I farisei non capiscono il gesto anzi ne sono irritati.
Ecco la loro ipocrisia che Gesù condanna. Ogni legge deve essere per la vita dell’uomo, a favore della sua crescita globale. Non bisogna strumentalizzare la religione ma darle un senso. Gesù è venuto per dare senso alla Legge…
Attraverso la potenza del suo Spirito che opera in noi. Chi si lascia abitare dallo Spirito del risorto non diventa schiavo delle norme e regole e non le strumentalizzazione. E’ una persona libera e liberante. Il vangelo ci spinge a chiederci da che parte stiamo: della donna di Gesù o dei farisei.
Sono una persona libera e liberante?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade