La parabola focalizza bene la nostra intolleranza a convivere con il male. Vorremmo eluminarlo appena si presenta. Inoltre ci arrovelliamo il cervello chiedendoci il perché. Non ci sono risposte nel vangelo.
A Gesù interessa indicarci il “come” vincere il male presente in noi e nel mondo e come sventare i suoi effetti tossici e narcotizzanti, come la zizzania. Dobbiamo essere svegli e veritieri. Dio si arroga il diritto di bruciare il male quando la storia della salvezza giungerà al suo termine. Ora dobbiamo accogliere la sua misericordia che è per tutti.
Quanto il male mi abita? Quanto lascio alla potenza del risorto in me di sconfiggere il male? Sono anche io una persona tossica? Quanto il male ha narcotizzanto la mia coscienza?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade