Tutta la pagina del Vangelo di oggi è centrata sullo scandalo. Questa parola nella sua etimologia significa” pietra che fa inciampare”, cioè un ostacolo al cammino di fede che un altri sta compiendo. Il primo scandalo che Gesù denuncia e che riassume tutti gli altri è quello di non fare del bene a chi appartiene a Lui.
Siamo tutti noi battezzati, ma in modo particolare chi lascia tutto per Lui e lo segue. All’epoca di Gesù i discepoli vivevano da itineranti… Non avevano nulla e la gente li sosteneva economicamente . Oggi non è più così. Le cose sono cambiate. Tuttavia resta il principio dello scandalo di chi non fa del bene, di chi non è generoso con chi è in necessità. Nella nostra società opulenta c’è molto da scandalizzarsi! E Gesù condanna ogni scandalo le cui radici stanno nella mancanza di sale cioè di Sapienza , di intelligenza spirituale che provengono dallo Spirito che è un fuoco che brucia le scorie del nostro egoismo.
Lo Spirito ci dona questa Sapienza ma poi noi che ne facciamo? Gesù quindi ci chiede di attenzionare i nostri gesti, il nostro modo di vedere le cose , persone, situazioni, il nostro modo di procedere nella vita, perché con tutto noi stessi possiamo scandalizzare chi crede. Il problema oggi è che non solo ci sono gli scandali, che sono sempre esistiti, ma che non ci si scandalizza più di nulla. Tutto è lecito e normale. Perché è venuta meno la nostra fede.
Tranne a stracciarci le vesti per gli scandali della chiesa istituzione. Lì siamo pronti a puntare il dito. Ma non siamo capaci di comprendere che è scandaloso vivere fa pagani batrezzati a 2000 anni di cristianesimo. Chiediamo al Signore oggi la grazia di non scandalizzare nessuno ma anche quella di scandalizzarci per un mondo che ha perso la coscienza di Dio. Vuol dire che la nostra fede è ancora viva.
Chi ho scandalizzato io col mio comportamento? Che cosa mi scandalizza del mondo ?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade