Due versetti del vangelo di Marco per raccontarci l’idea che si erano fatti di Gesù i suoi parenti:è uscito fuori di testa! Questa sua missione gli ha dato alla testa.. È incontenibile!
Immaginiamo la sua parentela di fronte agli inizi della missione di Gesù. Perseguitato da una folla bisognosa di guarigione, riscatto, amore… La folla dei poveri che assediavano Gesù lo aveva portato a non avere un attimo più per se stesso, né per la sua privacy. E Gesù assecondava tutto questo, non si sottraeva. Insomma i suoi erano scandalizzati dal suo comportamento. Erano diventati la barzelletta di Nazareth. Anche Maria era tra questi? Presumibilmente sì. Anche lei ha fatto un cammino di discepolato dietro al figlio.
Da allora ogni cristiano che si comporta come Gesù è definito un pazzo. Lo è per i santi, che sono i folli di Dio, come Francesco, uno per tutti. Lo è per chiunque vuole vivere il vangelo sul serio facendo scelte incomprensibili agli occi degli altri. Perché è una follia mettersi a servizio degli altri senza alcun interesse. È una follia amare e perdonare un nemico.
È una follia accogliere in casa i poveri. È una follia amare sempre e comunque senza tornaconto. E potremmo continuare. Eppure ancora oggi abbiamo bisogno di questi “folli per amore” in un mondo così meschino ed egoista. Abbiamo bisogno di cristiani folli che si spendono nel lavoro , nella politica , nella società, in famiglia…con la passione del vangelo nel cuore.
La follia dell’amore fa essere “diversi “. E questo fa scandalo. Ma Dio ama i folli, diceva S. Francesco. E tu, un po’ di follia di Dio per il mondo ce l’hai nel cuore? Se sì, non la soffocare. Spendila per il tuo mondo. È un onore per te che puoi assomigliare al tuo Maestro Gesù, che ci ha rivelato un Dio folle per amore.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade