Inizia il cap 13 di Matteo con un grappolo di parabole. Ed inizia con questa del seminatore, la più importante per Gesù. Lo dirà in seguito ai suoi discepoli. Perché la riteneva la più importante, senza la quale non si sarebbero comprese le altre ?
Perché le parabole parlavano del Regno di Dio in forma simbolica e questa del seminatore è una scena che tutti conoscevano e potevano comprendere. Dio entra nella storia con la sua potenza d’amore (seme). È il suo mestiere. Non potrebbe fare altro che manifestare il suo amore.
Ma questo amore, come il seme, per portar frutto deve essere accolto in una terra “buona ” cioè adatta ad esso. Ciò sta a dire come l’incarnazione di Dio e del suo amore nel mondo non può non passare dalla nostra responsabilità. Siamo partner di Dio. Non siamo i suoi burattini. Sta a me far crescere il suo amore lì dove sono.
Sono adatto ad accogliere il suo amore? Quali sono i miei impedimenti? Cosa fare per diventare terra buona ?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade