Al centro del discorso della montagna Matteo incastona il Padre nostro. Per dire che il nuovo modo di amare Dio è quello di vivere da figli. Dio infatti è nostro padre.
I figli sanno che il padre li ama e non c’è bisogno di sprecare tante parole per ottenere qualcosa, perché qualunque padre sa già di cosa può aver bisogno un figlio e vuole sempre il bene di questo figlio. Così è con Dio. Chi non si riconosce figlio fa della fede la sua religione.
Per cui chiede sempre… Non si abbandona al Padre. Ecco perché Gesù cerca di far capire ai discepoli il vero atteggiamento di figli rispetto ai pagani che adorano gli dei. Un padre che ci rende tutti figli, per cui il legame tra fratelli è vincolante per poter amare il padre.
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Quindi il perdono offerto al fratello mi fa riconoscere figlio. E il Padre riconosce a sua volta i suoi figli dal come si amano tra fratelli. Un padre che ci ama, che sa tutto di noi che ci rialza sempre in piedi e ci apre strade nuove di vita.
Sentirsi figli significa riconoscere la grandezza di questo Padre e abbandonarsi a lui. Dargli fiducia. Oggi pronuncio più volte la parola Padre… E ne gusto la dolcezza.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade