Oggi Marco nel suo vangelo ci presenta la chiamata che Gesù fa dei suoi discepoli. Ne sceglie dodici…non ci è dato sapere i criteri. Questi resteranno un mistero di Dio. Ma sappiamo il perché.
Gesù chiama a sé alcuni per stare con lui e poi per mandarli a evangelizzare il mondo. Gesù si sta costruendo la sua famiglia spirituale. Non tutti bei tipi, anzi. Ma li chiama perché devono stare con lui: è la sua nuova famiglia. Ognuno di noi è chiamato dal battesimo a stare con Gesù cioè ad essere suo intimo.
Il cristiano è fratello, sorella e madre di Gesù se lo ama e si inserisce nella sua missione di salvezza. Gesù chiama anche Giuda che lo tradirà. Perché? Non lo sapeva che lo avrebbe tradito? Gesù rispetta la nostra libertà. Quando lo tradiamo ne soffre ma non ci impone di amarlo per forza. Il battesimo ci rende suoi familiari ma anche persone dotate di libertà.
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Oggi rifletto sulla mia capacità di “stare con Lui”. Mi sento sua famiglia? Cosa racconto in giro di Lui? Perché questo significa predicare! E poi: cosa ne faccio della mia libertà? La uso innanzitutto per me, dato che ho il potere di vincere il male conferitomi da Gesù?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade