Ormai più volte Gesù viola il giorno del sabato, giorno in cui le prescrizioni della legge ebraica dicevano che non bisognava fare alcun lavoro neanche il minimo, (vi erano delle prescrizioni molto rigide intorno a questo tema) quindi Gesù si pone ancora una volta come colui che vuole scardinare questo sistema religioso ebraico.
Per questo gli scribi e Farisei nella Sinagoga davanti all’ennesima guarigione che Gesù compie, decidono di ucciderlo, di toglierlo di mezzo: ne hanno piene le tasche di questo eversivo! Ma il cuore del problema sfugge ai farisei e agli erodiani. Qui non si tratta di violare una legge, si tratta di capire che cosa è bene e che cosa è male per l’uomo. Il cuore di questa pagina è il discernimento, cosa che i Farisei non riescono a fare a motivo del cuore indurito, quel cuore che Gesù guarda con indignazione e con grande tristezza.
Hanno bisogno anche loro come quel quell’uomo dalla mano paralizzata di guarigione. Ma loro non sono aperti a questa guarigione, si credono sani, vogliono restare chiusi nei limiti del loro cuore indurito, un cuore indurito da una legge assunta come valore assoluto. A questi tali sfuggiva il senso del bene e del male. Una pagina che ci aiuta a capire che la vita di ogni giorno va letta in un continuo discernimento tra ciò che è bene per noi e ciò che è male, tra ciò che ci dà vita e ciò che ci dà morte.
Gesù è venuto a guarirci dall’incapacità di fare discernimento donandoci il suo Spirito sin dal giorno del battesimo, attraverso la Parola che ci dà ogni giorno, attraverso l’Eucaristia, i sacramenti. Quando siamo in contatto con lo Spirito di Gesù e quindi con la persona di Gesù ogni giorno, solo allora avremo la capacità di fare discernimento su ogni cosa che ci capita nella vita, nella giornata, nella settimana… Questa cosa che mi è capitata è per il mio bene o per il mio male?
Questa cosa che intendo fare è per il bene dell’altro o per il suo male? Domande inquietanti che la nostra fede ci pone ogni giorno, alle quali non si può sfuggire e quando non siamo abituati a fare questo discernimento vuol dire che il nostro cuore è indurito, vuol dire che valutiamo le cose solo esteriormente secondo delle leggi, delle norme, secondo un “si è fatto sempre così” e guai a cambiare!!! Scatta subito il giudizio su chi non si allinea e quindi viene completamente meno il valore del bene.
Chiediamo oggi al Signore la grazia del discernimento continuo, la sola che può cambiare il nostro cuore indurito. Poniamo le nostre zone “paralizzate”, le nostre paure, frustrazioni, delusioni. Ecc. Davanti a Gesù ed Egli compirà oggi il miracolo di quel giorno rimettendoci al centro della vita davanti a tutti, liberi e guariti.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade