È la prima preghiera, insieme all’ave Maria che ci viene insegnata da piccoli. È il compendio del nostro credo cristiano. Siamo figli di Dio, di un Dio che è Padre.
Gesù dice ai suoi discepoli di non sprecare parole inutili nel pregare Dio, ma ricorrere all’essenziale:dichiararsi figli bisognosi del suo amore e della sua misericordia. Ed è quest’ultima che fa la differenza in questa preghiera. Nel senso che se ce l’hai con qualcuno, puoi pregare mille volte il Padre nostro…ma non funziona. Il Padre non ti esaudirà perché ci dice Gesù a chi perdona sarà perdonato.
Quindi questo modo di parlare con Dio ha bisogno di essere purificato da ogni forma di ipocrisia e dalla consapevolezza o meno di essere figli del Misericordioso. Se ci sentiamo figli, non possiamo non sentirci fratelli.
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Oggi prego con queste parole di Gesù chiedendo a Dio di farmi diventare suo figlio.
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A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade