Altra pagina oggi da ritagliare e da appendere magari con una calamita sul nostro frigorifero, luogo che apriamo decine di volte al giorno, perché questa pagina ci rimanga impressa negli occhi, nella mente e nel cuore. È la pagina che parla del virus dell’ipocrisia che è peggio del covid-19: è un virus inestinguibile perché è soprattutto un virus religioso, nel senso che si annida in coloro che vivono la pratica religiosa e non solo culturale ma i religiosi di tutti i tempi quelli che si trovano nella politica, nelle nostre associazioni, nei nostri uffici di lavoro.
È un virus che si trova dappertutto, quello che dà la febbre dell’apparenza, del potere. Il virus ha come matrice l’incoerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa. È un virus che ci fa vedere sempre i difetti degli altri e mai i nostri, è un virus altamente contagioso che trasforma il bene che facciamo in male quando facciamo quel bene per essere visti. Come combattere questo virus che Gesù denuncia?
Gesù stesso lo dice: attraverso un cammino di umiltà, cioè scendere dal piedistallo sul quale ci siamo collocati del nostro essere migliori degli altri, più bravi, più potenti, più capaci… per intraprendere la strada dello svuotamento di sé, per riconoscere in sé la propria povertà, fragilità, per lasciare entrare la potenza e la verità di Dio in noi che smaschera ogni nostra ipocrisia. Il tempo di Quaresima è un tempo propizio per debellare il virus dell’ipocrisia in noi. Oggi rileggo questa pagina vedendo quali sono le cose che ho detto e non ho mai fatto, cercando di capire chi sono veramente e che cosa voglio, cercando di andare alla radice della mia ipocrisia. Il Signore non ama gli ipocriti, è la categoria di cui si è sempre sdegnato. Peccatori si ma ipocriti no. Il cammino di umiltà ci porta a riconoscere di essere ipocriti e a trasformarci in peccatori pentiti accogliendo la Misericordia di Dio che ci fa nuovi.
OGGI rifletto sul mio dire e non fare, sul mio bisogno di apparire agli occhi degli altri, sul mio bisogno di essere considerato “qualcuno”… Sul mio bisogno di dominare gli altri. Insomma su quanto il virus dell’ipocrisia mi ha contagiato. E poi supplico il Signore di guarirmi e liberarmi.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade