Oggi festa della presentazione di Gesù al tempio da parte dei suoi genitori. La festa dell’incontro, così come viene chiamata in Oriente, tra Dio e il suo popolo, il popolo che lo accoglie nelle persone di Simeone e Anna, quel piccolo resto d’Israele che poi rimarrà Fedele al signore. Ancora oggi l’incontro con coloro che restano fedeli a lui, che amano prendere nelle braccia della loro vita il Signore Gesù così come egli si rivela.
Questa pagina del Vangelo ci indica un criterio importantissimo per la vita spirituale: non si può riconoscere Gesù nell’ordinarietà della nostra vita se non siamo Illuminati e guidati dallo Spirito santo, se la nostra vita non è intrisa di preghiera, se la nostra vita non è essenziale, povera… Se la nostra vita è piena dello spirito del mondo mai potremmo riconoscere Gesù e tutto ciò che viene da lui nella nostra esistenza e in quella degli altri. Prendere tra le braccia Gesù significa abbracciarlo nella nostra vita così com’è, con le sue gioie e con i suoi dolori, significa stare stretti a Lui qualsiasi cosa attraversiamo. Prenderlo tra le braccia è parlare di Lui così come hanno fatto Simeone e Anna a tutti coloro che incontriamo e raccontare l’amore di Dio per ciascuno di noi.
Questo significa incontrare Dio nella nostra vita. Non è un incontro solitario, privato, esclusivo… c’è questa dimensione previa dell’intimità con Dio, ma è un incontro che ci apre alla narrazione delle meraviglie di questo Dio che portiamo nelle braccia della nostra vita. Quanto io invoco lo Spirito Santo nella mia giornata affinché mi sia luce per rivelare Gesù così come si presenta in quella giornata? Quanto la preghiera vissuta come rapporto intimo, personale con Gesù plasma la mia quotidianità? A chi parlo io del Dio che mi ha rubato il cuore sconvolgendo la mia vita facendone un capolavoro di amore e di felicità?
Essere “mossi” dallo Spirito santo come Simeone e Anna che vanno incontro al Bambino riconoscendo come il Messia, ci fa camminare nelle vie della santità riconoscendo tra mille volti e situazioni il Figlio di Dio che ci viene incontro e vuole stare con noi. Un dono grande! Lasciamoci muovere dallo Spirito invicandolo ogni giorno e faremo degli incontri bellissimi con il Signore che si rivelerà a noi come più gli piace:ora nell’intimo del cuore con la sua Pace, ora con una Luce che rischiara i nostri dubbi, il nostro buio… Ora con una persona che ci parla di Dio e del suo amore per noi…
Ogni volta Dio ci stupisce e sorprende, così come è stato per i genitori di Gesù. In questa festa dell’incontro chiediamo al Signore di riempirci della sua presenza, del suo Spirito, di metterci nel cuore il desiderio di accoglierlo sempre nelle braccia della nostra vita e di annunciarlo, di parlare di Lui a chiunque incrocia il nostro cammino. E alla fine di ogni giornata potremmo esclamare come Simeone:”ecco Signore posso chiudere in pace gli occhi su questo giorno, perché anche oggi ti ho incontrato e sei stato con me”. Un giorno pieno di Amore. Roba insomma, per innamorati.
Sr Palmarita Guida
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade