Oggi la Chiesa ci mette di fronte a Giuseppe l’umile carpentiere di Nazareth che Dio ha scelto per educare suo Figlio… Per lasciarsi educare! E lo sceglie tra gli uomini… Uno dei tanti, ma diverso da molti. Giuseppe è un “giusto”, cioè un uomo di fede che obbedisce a Dio. Un uomo che sa fare discernimento nel suo cuore per capire non solo le vie di Dio ma anche la via del rispetto verso l’altro, la via della tenerezza e dell’amore che salvaguarda sempre la dignità dell’altro.
Lo ha usato il discernimento con Maria e per Maria. Il male minore per quella ragazza sua promessa sposa. Un uomo di equilibrio tra la sua umanità e il Mistero di Dio che stava bussando alla porta della sua vita. E Dio gli si rivela in sogno per fugare ogni dubbio, per fargli fare il giusto discernimento. Non si rivela come a Maria. Con la quale dialoga nel cuore…
Ma in uno stato di “passività” dove Giuseppe non può interloquire. Per questo è grande Giuseppe. Appena sveglio non considera il sogno qualcosa di estraneo alla sua vita ma entra in quella dimensione onirica con tutta la sua umanità e la sposa. Fa’ ciò che Dio gli chiede. E da allora si prende cura del Dio bambino, lo educa alla fede dei Patriarchi e lo forma come l’uomo che doveva salvare il suo popolo. Per questo lo chiama Gesù. Colui che salva.
I progetti di salvezza di Dio sul mondo da Lui creato hanno bisogno di collaboratori saggi e obbedienti, come Giuseppe. Questo umile giovane nazaretano non ha avuto paura a lasciare i suoi progetti per quelli di Dio ed è diventato egli stesso il “sogno” di Dio realizzato. In cambio ha ricevuto ciò che Dio aveva di più caro: la Donna di cui si era innamorato e suo Figlio. Quando noi siamo obbedienti ai sogni che Dio mette nel nostro cuore…anche noi diventiamo un sogno realizzato di Dio, collaborando alla salvezza del mondo ed Egli ci regala suo Figlio e sua Madre.Giuseppe ci insegna a vivere a contatto con il Mistero di Dio che si manifesta nel nostro quotidiano.
A prenderci cura di esso. Ad entrarvi con rispetto, fede, adorazione. Un progetto di vita stravolto da Dio, quello di Giuseppe. Ma che ci ha donato l’Uomo Gesù, il figlio del carpentiere, il Redentore del mondo. Grazie Giuseppe semplice uomo di Nazareth…
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade