Nel centro del discorso della montagna ancora Gesù esiste sul pericolo di avere il cuore attaccato al denaro perché è proprio vero che lì si concentrano tutte le nostre forze e le nostre passioni. Quando si ha il cuore attaccato al denaro, agli interessi, all’azione economica… qualsiasi essa sia, manchiamo di fiducia nella Provvidenza, non ci abbandoniamo all’azione di Dio perché siamo concentrati su ciò che dobbiamo gestire o custodire o preservare: il denaro appunto, che diventa il nostro idolo o peggio ancora la nostra droga.
Abbandonarsi alla provvidenza di Dio significa lasciare a Dio di guidare la propria vita, lasciare a Dio il potere di manifestarsi a noi. La provvidenza di Dio ci segue passo passo diceva San Vincenzo non bisogna mai scavalcare la provvidenza ma camminare al suo fianco, ed è proprio vero nonostante le difficoltà che la vita presenta la provvidenza di Dio ci accompagna passo passo e ad ogni intoppo, ad ogni ombra, ad ogni azione negativa anche del maligno corrisponde immediatamente una luce, una consolazione, un’azione positiva da parte di Dio.
Camminare mano nella mano con la Provvidenza significa abbandonare la guida della propria vita a Dio, credere fortemente nell’azione della sua Provvidenza che vede tutto prima di noi e sa qual è il meglio per noi. Vivere nel presente e non nel passato né nel futuro. Questo significa camminare insieme alla provvidenza: saper vivere ogni giornata come dono di Dio abbandonati alla sua azione, non preoccupati delle nostre necessità o dei nostri bisogni.
È la mentalità economica che ci fa preoccupare di tutto questo. La nostra mentalità deve passare al vaglio della conversione: da quella economica a quella provvidenziale. Tutto è Provvidenza. Ci credo veramente?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade