Oggi il vangeli di Luca ci presenta la pagina dell’annuncio a Zaccaria. Questo sacerdote è un uomo ligio alla Legge. Uomo pio che aveva supplicato il Signore per avere un figlio. Si arrende però e non spera più: sono troppo vecchi lui e la moglie per generare. Ma Dio lo sorprende…e rende fecondo il grembo di Elisabetta.
Questa pagina ci insegna a sperare sempre perché Dio è fedele alle sue promesse. A non deporre mai le armi…a non tirare mai i remi in barca ma a confidare nel suo amore di Padre. Quando la ragione, i calcoli, prendono il sopravvento nella fede Dio ci fa sbattere la testa al muro cioè ci educa attraverso i nostri errori fino a quando non lo riconosciamo come colui a cui nulla è impossibile.
Così con Zaccaria che resta muto sino a quando non pronuncerà il nome del figlio voluto da Dio: Giovanni. Quando vogliamo calcolare tutto nella nostra vita allora diventiamo muti nella fede, non abbiamo niente da dire agli altri.
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Oggi riflettiamo sulla nostra poca speranza che per la persona di fede invece, è una certezza. Certi che Dio è presente nella nostra vita ed agisce….con i suoi tempi…ma lo fa.
In che cosa mi riconosco “muto” nella mia fede? Cosa non riesco a testimoniare?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade