Quanto è attuale questa pagina del Vangelo di Matteo! La brama del denaro, l’attaccamento ai soldi ancora oggi miete molte vittime anche tra i cristiani anche tra i cosiddetti praticanti. L’amore al denaro è un virus, è una malattia che si nasconde sotto le pieghe del quotidiano e assume varie sfumature.
Non è difficile identificare questo virus che tocca tutti indistintamente, compresi i consacrati, i sacerdoti…chi ha donato cioè la propria vita a Dio. Ci sono due modi di vedere la vita e di impostare la propria vita: una secondo l’ottica economica e l’altra secondo l’ottica del dono. Quando impostiamo la vita secondo l’ottica dell’interesse allora amiamo molto il denaro anche quel poco che abbiamo lo tratteniamo.
Il denaro diventa motivo di vita per cui è legittimo anche dividersi tra fratelli e sorelle a causa dell’ eredità… è legittimo uccidere un’altra persona per denaro, è legittimo compiere tutte le azioni più brutte per il denaro. Ecco che allora si diventa tenebra, quello che dice Gesù in questa pagina è strettamente legato all’impostazione di vita economica: chi vive per il denaro vive nelle tenebre e diventa tenebra per gli altri, chi vive invece nel dono di sé diventa luce per se stesso e per gli altri.
Questa pagina oggi mi interroga sul mio attaccamento al denaro: che cosa io faccio per il denaro, come difendo i miei soldi, come attacco gli altri a motivo del denaro, quanta divisione creo sempre per avere più denaro, quanta tenebra abita il mio cuore a causa dell’ attaccamento al denaro…? Non mi non porterò niente da questa vita: nudo sono entrato e nudo vi ritornerò.
Che questo pensiero ci ridoni la vista degli occhi e del cuore per tenere le mani pulite dal denaro, per fare della nostra vita un dono a Dio e all’umanità.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade