Che cos’è la croce di cui parla Gesù? È il cammino doloroso della nostra conversione. Ognuno ha la sua, dunque. La croce non è qualcosa di esterno a me ma di interiore. E anche se ci sono situazioni esteriori che definiamo “croci “(malattia, problemi familiari, economici, incomprensioni …) tuttavia queste servono da strumento per la propria conversione all’amore.
La croce è il tuo cammino di trasformazione nell’amore e a causa dell’amore. Al tempo di Gesù la croce era uno strumento di supplizio, ma su quel legno Gesù ha la sua vittoria sulla morte. Per cui ogni il nostro cammino di conversione all’amore anche se doloroso e faticoso, porta alla rinascita personale. Chi rifiuta la croce, rifiuta la propria conversione e quindi santificazione. La posta in gioco è alta. Ce lo dice Gesù con una serie di domande. Si rischia di perdere per sempre la vita se non ci si lascia convertire dallo Spirito di Dio.
Mi vergogno della mia croce? Cosa mi scandalizza del mio soffrire, della mia conversione?
Concludo con questa stupenda preghiera di Kirk Kilgour, un pallavolista rimasto paralizzato nel 1976 a seguito di un incidente durante un allenamento. Questa preghiera è stata letta da lui in persona di fronte al Papa durante il Giubileo dei malati a Roma.
Chiesi a Dio di essere forte
per eseguire progetti grandiosi:
Egli mi rese debole
per conservarmi nell’umiltà.
Domandai a Dio che mi desse la salute
per realizzare grandi imprese:
Egli mi ha dato il dolore
per comprenderla meglio.
Gli domandai la ricchezza
per possedere tutto:
Mi ha fatto povero
per non essere egoista.
Gli domandai il potere
perché gli uomini avessero bisogno di me:
Egli mi ha dato l’umiliazione
perché io avessi bisogno di loro.
Domandai a Dio tutto
per godere la vita:
Mi ha lasciato la vita
perché potessi apprezzare tutto.
Signore, non ho ricevuto niente
di quello che chiedevo,
ma mi hai dato tutto quello di cui avevo bisogno
e quasi contro la mia volontà.
Le preghiere che non feci furono esaudite.
Sii lodato; o mio Signore,
fra tutti gli uomini nessuno possiede quello che io ho!
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade