Quando non ci arricchiamo con Dio, ci impoveriamo. Conosco tante persone soprattutto maschi, che sono brillanti nella loro professione e amorevoli dal punto di vista umano, ma che hanno escluso Dio dalla loro vita. A loro manca il valore aggiunto. Per questo sono dei “poveri”.
Magari si ha un’idea distorta di Dio e si pensa di poter vivere facendone a meno. Di fronte al giudizio finale sulla nostra vita ci troviamo faccia a faccia con Colui che ce l’ha donata e viene a riprendersela per trasformarla in Lui. E allora come ci comporterò? Come i primi due servi che hanno dato il massimo delle loro capacità trovando un senso alla loro vita oppure come il terzo servo che ha fatto il minimo e non ha portato alcun frutto, vivendo solo per sé stesso?
È vero che qualsiasi gesto di amore ci arricchisce, perché l’amore è la vera ricchezza. Quanto siamo poveri e meschini quando non amiamo ! E chi rifiuta il Signore nella propria vita, non avrà vita eterna. La sua corsa si ferma qui, su questa terra. Il vangelo non mente mai, è la verità . Una pagina che ci fa svegliare dal nostro torpore, vi fa rimboccare le maniche, ci fa uscire dal nostro egoismo.
C’è un ritorno del Signore, non solo quello ultimo ma quotidiano, in cui Egli si rivela come Amore per farci uscire dal nostro egoismo. Bisogna vederlo e accoglierlo e allora tutto è più facile e possibile. Mai chiudersi a Dio. Sarebbe la nostra infelicità eterna.
Oggi mi offro al Signore con ciò che sono e ciò che ho, mettendomi a sua completa disposizione per generare vita e amore lì dove sono.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana TiberiadeÂ