Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 17 Novembre 2020

Dio è in cammino della nostra vita e sa tutto di noi. Ma per incontrarlo abbiamo bisogno come Zaccheo, di superare due ostacoli fondamentali: Il primo è la nostra piccolezza, la nostra bassa statura morale e spirituale… il nostro poco. Il secondo è un impedimento esterno che gli altri ci pongono per non incontrare il Signore: impedimenti che possono venire dalla nostra famiglia, come dall’esterno tra amici, colleghi, parenti attraverso il giudizio di critica, la derisione… perché vogliamo testimoniare la nostra fede  molto spesso tacciati di stupidità.

Di fronte a questi due ostacoli Zaccheo ha sfoderato una strategia geniale: salire su un albero per poter vedere Gesù. A lui bastava solo vedere Gesù, non essere coinvolto più di tanto. Questo era il suo desiderio. Vederlo ma poi continuare a sedere al suo banco delle imposte. Cioè rimanere un “peccatore”. Ma Gesù gli cambia i piani. Ha un altro progetto per lui. Il sicomoro diventa la salvezza di Zaccheo. Anche noi possiamo utilizzare questa strategia su qualcosa che innalzi la nostra vita. Quale può essere il nostro Sicomoro?

Sicuramente la Parola di Dio, ma non solo. La Parola  ci permette non solo vedere Gesù, ma di incontrarlo nel profondo, di lasciarci guardare per quello che siamo, così come ha fatto Zaccheo: si lasciato guardare da Gesù  e quell’ incrocio di sguardi ha smosso il cuore di Zaccheo il quale ha cominciato ad accogliere Gesù nella sua casa e a fare verità dentro di sé. Ha capito che doveva restituire amore, proprio quell’amore che aveva rubato agli altri.

Quell’amore che aveva tolto con la sua indifferenza, con la sua avidità e infine con il suo peccato. Zaccheo ci insegna oggi a superare ogni difficoltà per mantenere vivo nel cuore il desiderio di incontrare nel profondo il Signore, colui che ci accetta così come siamo. Ci indica la via della conversione e della verità di noi stessi, elementi che ci riempiono di gioia nel sentirci rinati, rinnovati, uomini e donne nuovi. Dio non guarda il nostro passato, Dio agisce nel presente, guarda al nostro futuro.

E la gioia che proviene da questo incontro profondo ci cambia la vit… è impagabile, diventa la nostra unica ricchezza perché è piena dell’amore di Dio per noi. Siamo ricchi di tanto amore da riversare su tutti coloro che ne sono poveri. Oggi sperimentiamo attraverso questa Parola, il  Dio in cammino nella nostra vita e sa tutto di noi. Scegliamo il nostro sicomoro: sarà la Parola meditata ogni giorno, i momenti di silenzio e solitudine, di preghiera, il servizio genoroso a chi ha bisogno di aiuto…

Ognuno di noi può fare di questo “albero” la sua collocazione provvisoria, come diceva don Tonino Bello, per incontrare sul serio Gesù e diventare sua dimora stabile. Per la propria santità e per generare vita nel mondo.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade 

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