Il vangelo odierno ci invita a seguire Gesù senza se e senza ma. I termini del discorso si giocano su “perdere e ritrovare” . Perdere la vita per Cristo e per il vangelo significa esattamente il contrario: la vita trova il suo senso.
Gesù oggi ci pone le stesse domande che ha posto ai suoi: perché ti affanni a accumulare tanto nella vita quando ciò che conta non è l’avere ma l’essere? Che senso ha la tua vita? Nella nostra generazione adultera (come quella di Gesù) la discriminante è il non vergognarsi di testimoniare l’appartenenza a Lui. Ce lo dice Gesù qui.
Chi si vergogna del suo essere cristiano punta tutto sull’avere, accumulare, sulla competizione, sul navigare furbamente nelle acqua della mondanità. Non parla mai di Gesù perché si vergogna, sta attento a non infastidire i non credenti…
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Mi vergogno io oggi a farmi additare come cristiano? Gesù ci ricorda che anche Dio si vergognerà di te quando gli starai di fronte.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade