Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 16 Novembre 2020

Bellissima pagina che Luca oggi ci regala! Questo cieco che aveva perso la vista (il Vangelo non ci dice quando, come), la riacquista in un attimo grazie all’intervento di Gesù grazie alla fede di quest’uomo nella persona del Nazareno. Fuori la porta di Gerico, come tutti i mendicanti in attesa che qualcuno calasse del denaro sul loro mantello, sulla loro mano, per poter sopravvivere… questa era la loro condizione.

Ma quel giorno questa condizione si è ribaltata per quell’uomo che era diventato cieco, grazie alla sua fede nella persona di Gesù, di cui aveva sentito parlare. Certamente non era la prima volta che Gesù passava da  Jericho. Sentito il suo passaggio scatta in piedi, si unisce alla folla e grida tutto il suo dolore e la sua speranza. Solo Gesù poteva ridargli la vista. Ne era certo.

E Gesù si ferma, lo chiama, ed egli si avvicina a Lui. La domanda di Gesù emblematica: che cosa vuoi che io faccia per te?  Che cosa può valere un cieco da colui che tutto può, se non la vista? Ma Gesù gli pone la domanda per far esternare la sua speranza davanti a tutti, la certezza della sua Fede diventi testimonianza per tutti. E il cieco lo fa. Ha bisogno di rivedere nuovamente, cioè di ritornare alla vita.

In questo cieco ci siamo ognuno di noi. Certamente nel corso della vita abbiamo perso un certo modo di guardare le cose, le persone… Questa pandemia ce ne dà anche atto. Vogliamo recuperare la vista, cioè la nostra vita, perché vedere significa vivere ma vedere secondo l’ottica di Dio: è questo quanto dobbiamo recuperare soprattutto in questa pandemia. Questo evento negativo ci stimola a a guardare nuovamente il mondo, le cose, le persone, la nostra vita, e in definitiva Dio. Gridiamo oggi la nostra speranza al Signore Gesù che passa, continua a stare in mezzo a noi, gridiamo la nostra speranza di rialzarci come quel cieco.

La speranza di essere esauditi nella nostra preghiera più profonda: ritrovare la nostra vita in pienezza, guardare avanti in modo nuovo e costruttivo, non rimanere anchilosati nelle nostre paure, nelle nostre fragilità, nei nostri fallimenti. Ma per fare questo abbiamo bisogno di un supplemento di Fede. Di una fede più viva, più forte, capace di farci alzare in piedi e riprendere la nostra vita in mano. Una vita guarita e luminosa. Che cosa vuoi oggi che Io faccia per te? Donami una fede che illumini la mia vita affinché Ti veda ovunque dentro di me e fuori di me.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade 

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