La chiesa oggi onora il dolore della Madre e lo fa con questa pagina splendida del vangelo di Giovanni, unica, in cui ci viene svelato cosa c’è nel cuore di Gesù qualche secondo prima di morire.
C’è il dolore di lasciare sola la madre. Il dolore di conoscere il dolore della madre di fronte ad un epilogo così tragico della sua vita. La madre addolorata per la morte del Figlio ci viene consegnata da Gesù per imparare a soffrire nel cammino di sequela suo. Maria si è trovata di lì a poco il Figlio tra le braccia, cadavere.
Quel Figlio che Dio le aveva promesso, sarebbe stato grande e avrebbe salvato Israele. Ma sembra tutto finito, un inganno di Dio? Maria non può credere che Dio l’abbia ingannata. Non è come Eva. Lei crede alle parole di Dio. Per questo il suo dolore si trasformerà in gioia nel vedere il Figlio risorto e vivente per sempre.
Ogni volta che nel dolore crediamo che Dio non ci ha ingannato, che Dio è in quel dolore… Egli lo trasforma in gioia. Bisogna crederci, come Maria. Che la Madre addolorata ci ottenga questa grazia. In Lei è conservato il dolore del mondo, quello di ciascuno di noi. Lei sa cosa fare.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana TiberiadeÂ