Il vangelo odierno ci mette di fronte alla nostra responsabilità di cristiani. Chi annuncia Gesù e lo testimonia nella vita sarà riconosciuto dal Signore perché quel rapporto esisteva già in questa dimensione di vita.
Chi invece non lo ha voluto riconoscere qui nei fratelli non sarà riconosciuto dal Signore. Egli perdonerà le nostre fragilità e la nostra ignoranza spirituale ma non chi si ostina a non riconoscere la sua azione tramite lo Spirito santo che guida e sorregge il mondo. Quante volte agiamo così! Dio si rivela in una persona, un evento, una situazione …
E noi abbiamo gli occhi chiusi, siamo ciechi. Anzi vediamo la cosa al contrario e la osteggiamo. Quante volte abbiamo emarginato i nuovi profeti che Dio suscita tra noi ! E il Signore viene in aiuto costoro infondendo io suo Spirito in loro che li rende testimoni di Gesù anche nelle prove della vita.
In pratica Luca oggi ci fa ricordare che Gesù non è solo maestro e redentore ma anche giudice. Non sottovalutiamo questa Parola di vita e chiediamoci quali sono le resistenze che facciamo allo Spirito e alla testimonianza della sua presenza in noi e nella storia.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade