L’ipocrisia dice Gesù, è come il lievito, cioè fermenta la pasta, la fa crescere. È invisibile, nascosta, proprio come il lievito messo nella farina, ma ne produce gli effetti. Cioè l’inautenticita’.
Oggi essere autentici è una rarità. La massa della gente vive di ipocrisia. Ma non bisogna guardare gli altri in questo caso. Guardiamo dentro di noi, alla paura che abbiamo di apparire ipocriti. Vogliamo apparire autentici agli occhi degli altri, ma non lo siamo. L’ipocrisia si nasconde sempre… Ma Gesù ci dice che un giorno sarà rivelata.
Perché Dio è Verità e di fronte a lui tutto si rivela. Ma chi ci induce ad essere ipocriti? Il maligno. È lui che ci vuole intrappolare nelle maglie mortali dell’ipocrisia. È la verità che ci rende liberi. Fuori di essa c’è solo schiavitù. Le nostre maschere sono i nostri strumenti di schiavitù.
Per cui Gesù ci mette in guardia:stai attento a colui che ti vuol far morire attraverso l’ipocrisia, la non autenticità di chi sei e di chi puoi diventare. Ma non siamo soli di fronte a questo perenne nemico. Dio è con noi, o siamo nelle sue mani provvidenti. Egli ci conosce sino in fondo perché ha plasmato il nostro cuore e il nostro corpo… Se ci affidiamo al suo amore e alla sua misericordia non saremo toccati dall’ipocrisia. Vivremo nella Verità di noi stessi perché vivremo in Dio.
Oggi mi chiedo quanto spazio concedo al maligno di tentarmi con la sua ipocrisia e menzogna. Quale maschera devo ancora togliermi di dosso? Sono proprio certo che Dio non si dimentica mai di me ?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade