Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 15 Marzo 2021

Gesù tornai Galilea da Gerusalemme, dalla festa di Pasqua e l’eco dei segni che aveva compiuto in quei giorni  raggiungono anche gli abitanti della Galilea, i quali prima lo avevano scacciato dalla sua Nazareth ma adesso lo accolgono con gioia sapendo appunto di questi prodigi che gli aveva fatto. Questo eco giunge anche alle orecchie di un funzionario del re il quale aveva un figlio molto malato. L’uomo si mette in cammino da Cafarnao sino a Cana dove Gesù era arrivato.

Ci sono otto ore di cammino che quest’uomo fa salendo da Cafarnao che si trova sul lago di tiberiade verso Cana, nell’interno della Galilea sulla collina. Un incontro con Gesù che  non è dei più entusiasmanti: Gesù è abbastanza scostante, secco, forse anche duro con quest’uomo perché stufo in pratica, di coloro che gli chiedono sempre dei segni. Tuttavia accondiscende a quest’uomo per guarire il figlio a distanza. La grandezza di quest’uomo sta non solo nella supplica e quindi nel cammino che aveva fatto per incontrare Gesù ma  soprattutto nel credere a quella parola a distanza. Infatti egli si rimette in cammino.

Non non si arrabbia con Gesù perché ha fatto tutta quella strada invano… Dato che Gesù non va con lui nella sua casa, ma si mette in cammino e possiamo immaginare lo stato d’animo di quest’uomo che ripercorre a ritroso la strada di casa! Nell’andata con grande speranza di incontrare questo profeta, al ritorno questa speranza si è trasformata in una fede già che ha cominciato a credere nell’autenticità della parola di questo profeta. Dopo un giorno di cammino gli vengono incontro i suoi servi dicendogli che il figlio è stato risanato proprio nell’ora in cui Gesù gli aveva detto la parola di guarigione per suo figlio.

Il testo termina dicendo che questo funzionario credette a Gesù con tutta la sua famiglia. Questo atto di Fede è solo la conclusione di un cammino di Fede iniziato il giorno precedente dal primo passo sulla via del ritorno. Allora la Fede è un cammino che inizia nel credere alla parola di Gesù e alla sua potenza, alla sua efficacia ,qualsiasi sia la distanza che ci separa da Gesù, attraverso la malattia, il peccato, attraverso le strade che ci hanno portato lontano da lui…. il cammino di Quaresima è un cammino a ritroso della nostra vita dove noi la rileggiamo con la speranza nel cuore che diventa certezza di Fede che Gesù ci ha preso in parola, che Gesù è entrato nella nostra vita, e veramente la vuole guarire, cambiare, la vuole far rinascere.

La Fede è qualcosa di concreto, non è un’idea, un’ideologia. La fede quindi va messa in pratica, è più la mettiamo in pratica più vedremo le meraviglie che Dio opera nella nostra vita. Oggi chiediamo al Signore la fede di quest’uomo perché anche noi possiamo contagiare  tutta la nostra famiglia. La fede è certezza delle cose che non si vedono, come ci dice S. Paolo. Sr Palmarita Guida 


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade 

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