Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 15 Febbraio 2022

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Quando siamo centrati sui nostri bisogni immediati, qualsiasi essi siano , non riusciamo a comprendere che Dio è l’unico necessario per vivere, colui che soddisfa il nostro bisogno esistenziale :essere amati e amare.

Non riusciamo a vedere la presenza di Dio nel quotidiano o pur vedendola non comprendiamo cosa voglia dirci perché non sappiamo ascoltare nel profondo. I discepoli qui sono preoccupati perché rimasti senza mangiare in mare aperto. Ricordano bene il prodigio della moltiplicazione dei pani ma non lo hanno compreso. Che cioè Gesù è l’unico necessario e con lui non dobbiamo preoccuparci di nulla. In ogni necessità egli provvederà.

Diciamo che i discepoli assomigliano anche loro ai farisei e a Erode in un certo senso, perché dei primi hanno la presunzione di sapere tutto di Dio ma non capiscono nulla invece, perché il loro cuore è indurito dal proprio ego, dalla Legge fine a se stessa, dalla pretesa di possedere Dio e addomesticarlo. E del secondo, hanno la stupidità e ingordigia di soddisfare sempre e qualunque costo i propri bisogni. Loro al primo oosto.

Gesù li mette in guardia da questo pericolo. Ma ci sono già mezzi dentro. Il lievito fermenta la pasta, quindi contagia la massa.
È un monito anche per noi oggi. Quanto abbiamo fatto dei nostri bisogni materiali l’asse attorno a cui tutto gira ? Sono essi stessi il lievito che fermenta la nostra vita? Che cosa ancora non comprendiamo dell’agire di Dio, pur ricordando ciò che Egli ha fatto per noi? E infine, quanto somigliamo davvero ai farisei ipocriti e a Erode il tiranno, nei nostri modi di fare e vivere la fede?

Tutti e due avevano il cuore indurito, cioè incapace di amare se stessi, gli altri e Dio. E noi?


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade