Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 13 Novembre 2021

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Sappiamo tutti quanto sono fastidiose le persone insistenti. Le famose “zecche” che si attaccano addosso e insistono per chiedere o ottenere qualcosa sino ad ottenerla grazie alla loro insistenza che sfinisce l’ascoltatore. Ci sono persone che hanno proprio questa vocazione. Personalmente sono allergica a questi comportamenti e mi guardo bene dall’insistere anch’io verso chiunque.

Infatti non chiedo mai qualcosa due volte.  Basta una volta. Perché l’insistenza mette l’altro nelle condizioni di fare ciò che chiedi almeno per stare tranquillo e non sentirti più. E dove c’è costrizione non c’è libertà. Questo discorso va bene per noi. Ma non per Dio, il quale ama essere “costretto” a esaudirci. Ma la sua è una costrizione di amore.

Sì, Dio è costretto ad esaudirci a causa della sua misericordia, del suo amore folle per noi. Ma in questa pagina Gesù non solo ci fa capire chi è Dio ma anche chi è colui che lo ama. La preghiera è espressione di amore che nasce dalla fede in Dio. La preghiera è certezza di ricevere tutto da Dio a causa del suo amore, tutto ciò che ci rende liberi e felici. Tutto ciò che ci divinizza. Quando c’è poca fede c’è sempre poca preghiera. Quante vocazioni alla vita consacrata e matrimonio nsufragano perché c’è poca preghiera!!!

Che non sono le preghiere…ma la preghiera. Quella che sgorga dal cuore ad opera dello Spirito che ci abita. Senza fede non si prega. Si possono dire anche belle preghiere…. Ma non si prega. La preghiera del cuore smuove il cuore di Dio che ci accorda sempre tutto per amore. E quando preghiamo col cuore non possiamo mai chiedere cose contrarie alla nostra santità.

Oggi mi chiedo quanta fede ho nella potenza misericordiosa di Dio. Quanto la mia fede è costante, perseverante, insistente. E di riflesso capirò la qualità e l’efficacia della mia preghiera.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade