Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 13 Gennaio 2022

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Un’altra guarigione, questa volta strepitosa, ci viene raccontata da Marco. Un lebbroso addirittura in un attimo vede rinascere la sua carne martoriata. E il miracolo accade perché questo lebbroso andò da Gesù incurante del fatto che si doveva mantenere fuori dai luoghi abirati a due metri di distanza ecc…e si inginocchia davanti a lui. Lo supplica.

Sapendo che solo lui può guarirlo, se vuole. E Gesù lo vuole. Caoiamo benissimo che la volontà di Dio è sempre la nostra guarigione, liberazione, benessere. Felicità. Dio non può vokere checqzesto oer noi. Ma noi lo vogliamo davvero? Qui è il punto. Lo vigliamo come quel lebbroso che si fida ciecamente di Gesù e si “avvicina ” a lui. Se non ci avviciniamo al Signore e non ci sottomettiamo alla sua signoria, rimarremo nelle nostre infermità fisiche, morali, psicologiche, spirituali.

Le due volontà, quella nostra e quella di Dio devono incontrarsi . E noi fiamo spesso per scontato che vogliamo guarire… Ma in fin dei conti o non lo vogliamo pienamente o lo vogliamo senza lintervento di Dio. La lebbra del non senso, della mediocrità, della cattiveria e stupidità umana, del nostro egoismo e indifferenza non si debella da sola. Non c’è il “fai da te” per guarire. Ha bisigno dell’intervento di Dio. Ma dobbiamo affidarci a lui e credere che ciò sia possibile.

E chi sperimenta la propria liberazione e guarigione non può fare a meno di raccontarla ad altri. Anche se metterà Dio in condizione di lavorare di più. Ma questa è la sua gioia! Oggi mi inginocchio con la mia anima e anche fisicamente se posso, davanti a un Tabernacolo e se non posso uscire, davanti a questa Parola del vangelo e faccio mie le parole del lebbroso: Se vuoi, puoi guarirmi!

Sento la sua compassione per me che mi tocca e sperimento ciò che ho chiesto. Sarà subito oppure nel tempo . Ma se l’ho fatto con fede questo gesto, è certa la mia guarigione. Provare per credere.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade