Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 12 Novembre 2020

Che il regno di Dio fosse in mezzo a loro non l’avevano capito i discepoli e contemporanei di Gesù… ma noi a 2000 anni e più di cristianesimo dovremmo capire ormai che il Regno di Dio è in mezzo a noi nella persona di Gesù Risorto il vivente.

Ma anche a noi purtroppo è difficile capire che Gesù è in mezzo a noi, che Dio ha preso dimora nel nostro cuore dal giorno del battesimo, soltanto perché non lo vediamo. Abbiamo bisogno di vedere, di toccare! Ma il mondo di Dio si incarna nel nostro mondo proprio grazie alla sua in visibilità.

Ci sono due test per capire quando il regno di Dio è presente in modo inequivocabile nella vita di un cristiano:  la sofferenza e il rifiuto da parte di altri a causa della nostra fede. Sono ciò che ha vissuto Gesù, sono le condizioni perché il regno di Dio sia autentico. E la terza condizione è la sua invisibilità: la presenza del Risorto non attira l’attenzione.

Tutto ciò che è appariscente non ha a che vedere con il cristianesimo anche dentro la Chiesa, una chiesa che riscopre la sua piccolezza e povertà, una chiesa che viene rifiutata, una chiesa che soffre a causa della sua testimonianza è la più bella manifestazione del Regno di Dio ancora in mezzo a noi.

Quanto sono consapevole che il Regno di Dio mi abita ed è presente nel mondo grazie al Risorto? Quanto l’amore, che è espressione del Regno, guida la mia vita? Quanto accolgo  il rifiuto e  la sofferenza da parte del mondo, come ha fatto Gesù? Lì io vivo il Regno, lo costruisco, lo dono.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade 

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