Marco ci presenta oggi il centro della fede in Gesù che è l’amore totale verso la persona di Gesù che ci ha rivelato il volto misericordioso del Padre. La domanda dello scriba che era un teologo del tempo, non solo voleva metterlo alla prova, perché in effetti c’erano delle diverse correnti di pensiero rispetto a quale fosse il primo fra tutti i comandamenti… (non solo i dieci comandamenti ma anche tutti gli altri precetti che avevao aggiunto nel dei secoli: i 613 precetti da osservare).
In questo guazzabuglio di norme non si comprendeva bene quale fosse il precetto più importante. E allora lo scriba pone questa domanda a Gesù il quale risponde citando il Deuteronomio e il Levitico cioè li riporta alla loro fede originaria, quella del popolo di Israele, la fede in un unico Dio che si rivela nell’amore verso gli altri. È un amore totalizzante che plasma tutta la nostra vita. Non ci sono compartimenti stagni, è tutta la nostra persona che entra in relazione con il Dio vivente e la traduce nell’amore verso i propri fratelli.
Lo scriba rimane convinto da questa risposta di Gesù e riconosce che è un Maestro, cioè una persona che conosce profondamente la Scrittura e la sa interpretare. Gesù gli dice che non è lontano dal regno dei cieli: sarà vicino quando ciò che ha compreso adesso a livello intellettivo diventerà prassi quotidiana. Ciò che capisco con la mente dell’amore, lo devo tradurre in pratica. Solo allora io sono nel regno, il regno è in me, è manifesto e testimonio il regno di Dio. Oggi mi chiedo quanto io sia lontano dal Regno di Dio in base all’amore che ho per Dio e per i miei fratelli, alla centralità di questo amore nella mia vita.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade