Il famoso discorso della montagna di Gesù che occupa i capitoli 5 e 7 del Vangelo di Matteo ci presentano queste antitesi con la famosa formula “ma io vi dico” che superano la legge Antica fatta di norme, di prescrizioni, per entrare nella legge nuova che Gesù propone che è la legge dell’amore.
Con questa legge tutto viene visto in modo nuovo, sono gli occhi dell’amore che vedono tutto in modo nuovo, in modo purificato. Leggere gli eventi, guardare le persone, le situazioni con lo sguardo dettato dall’amore cambia completamente la visione della vita, ci cambia i rapporti non più basati sul interesse sul possesso… ma rapporti basati sul dono di sé agli altri e per questo rapporti liberi e gratuiti. È il modo di amare di Gesù che ci consegna.
Oggi mi interrogo sul mio modo di guardare le persone, le situazioni gli eventi, di guardare anche me stesso: da che cosa è orientato il mio sguardo? Quali sono i pilastri o i valori che lo sostengono? Da che cosa è inficiato il mio sguardo, da che cosa lo devo purificare? Rifletto sui miei rapporti familiari. L ‘adulterio è una forma di prostituzione del cuore. Non c’è bisogno di vendere il corpo per essere adulteri, vasta un pensiero infedele. L ‘amore non è più gratuito ma viene pagato… è un amore interessato, è un amore non più purificato, è un amore schiavizzato dalle passioni.
È un amore infedele. A chi sono infedele? Cioè a chi sottraggo la mia promessa di fedeltà magari vivendo sotto lo stesso tetto ma da estranei? Oggi valuto il mio modo di amare all’interno della mia famiglia e le persone a me care: quanto il peccato di prostituzione mi appartiene. L’amore fedele con i familiari, amici… È amore purificato dall’azione dello Spirito in noi. È l’amore riversato da Gesù nei nostri cuori. Quanto lo faccio agire? Quanto lo anestetizzo con lo spirito di mondanità a cui apro le porte ogni giorno?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade