Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 12 Gennaio 2022

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Marco nella sua essenzialità ci racconta la giornata “tipo” di Gesù :predicazione , guarigione , liberazione , preghiera. Agli uomini donava se stesso di giorno, a Dio si donava di notte in un colloquio solitario. Non possiamo dire che stava con le mani in mano! Oggi è la volta della guarigione della suocera di Pietro. Gesù aveva appena liberato un indemoniato nella sinagoga di Cafarnao, e in vista di quel prodigio ecco che lo portano immediatamente nella casa di Pietro, dove molto probabilmente anche Gesù soggiornava.

La donna anziana del clan di Pietro, sua suocera è in preda alla febbre. Beh non si trattava di una banale influenza… Ma di qualcosa di più grosso, tanto da scomodare il Maestro e taumaturgo. Probabilmente una febbre di origini diaboliche… Oppure una malattia grave, virale piombata addosso immediatamente che avrebbe messo a repentaglio la vita del clan di Pietro.

Questo giustifica quel “subito”. Gesù la prende solo per mano e la fa alzare, cioè risorgere ed ella riprende vita e come sua abitudine, si mette a servire a tavola. Basta che il Signore ci prende per mano e ci  troveremo risollevati dalle nostre infermità fisiche , morali , psicologiche, spirituali. Ma dobbiamo permettere al Signore di avvicinarsi a noi. Se siamo lontani da Lui non avviene nessun contatto . La seconda riflessione che vi pone questa scena familiare è il fatto che a Gesù parlano di questa donna, della sua infermità… E chiedono quindi un suo intervento. Di chi io parlo al Signore?

Quali sono gli amici, le persone care che gli porto davanti al cuore ogni giorno affinché Egli si faccia loro vicino e li risollevi con la sua mano potente? E terza riflessione ci viene da quell’andare “altrove ” a cui Gesù esorta i suoi discepoli dopo aver visto i tanti profigi operati in 24 h. Altrove, cioè “oltre”. Vai oltre cio che vedi, ciò che vivi, per scoprire sempre il vero senso della tua vita. Oltre i tuoi problemi , oltre le tue malattie , oltre le tue ferite…

Perché in quell’oltre c’è la mano di Gesù che è tesa per te, c’è Gesù che ti precede. Oltre le tue paure, oltre le tue gioie. Oltre la tua stessa povera e fragile fede. Così non rischiamo di cercare Dio, come quella folla, solo per i nostri bisogni, ma lo cercheremo per il grande amore che nutriamo per Lui e del quale ci sentiamo riempiti. Oltre noi stessi, per Amore. È lì che Lui ci attende. E non dimentichiamo che quando “usciamo da noi stessi”, è Lui che lo fa prendendoci per mano, come lo fece con la suocera di Pietro.

Oggi mi lascio prendere per mano da Gesu verso il mio Oltre.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade