Quando la vita ci mette di fronte ad una sfida, ad un compito che sembra superare le nostre forze, subito mettiamo le mani avanti e ci diciamo :non ce la posso fare. È impossibile. Il vangelo oggi ci dice l’esatto contrario. Tu ce la puoi fare se lasci fare a Dio e diventi suo strumento.
Noi opponiamo subito a Dio il nostro rifiuto quando ci chiede qualcosa di grande, e di incomprensibile per noi. Non vogliamo neanche tentare. Invece il Signore dice :tenta con me, abbi fiducia in me. Abbandona non solo le tue paure ma anche la volontà di comprendere. Sul piano spirituale questa scena evangelica ci riporta alla fame di senso e di amore dell’umanità che solo Dio può colmare.
E lo fa eccedendo il suo amore. E non lo fa senza coinvolgerti. Quante volte ci siamo trovati a fare cose buone e belle per noi e per gli altri, senza sapere come ci siamo riusciti? Quante volte un nostro gesto di amore ha risolto situazioni difficili per gli altri? È la compassione di Gesù per noi che fa tutto questo. La sua dimora tra noi oggi è l’Eucaristia.
Attraverso di essa ci sfama di amore, perché si dona tutto a noi. Anche noi possiamo essere persone eucaristiche cioè che si donano per amore e donano amore. Ma solo se ci nutriamo dell’Eucaristia.
Quante volte ho rifiutato di impegnarmi in cose che superavano le mie forze, perché ho confidato solo in me stesso e non in Dio?
Come sazio la mia fame di amore e quella dei miei cari? A quale mensa mi siedo? Quella di Dio o quella effimera del mondo? Mi rendo conto che l’amore di Dio per me supera ogni mia aspettativa e desiderio?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade