La maggioranza dei cristiani sono come questi farisei, che pur essendo osservanti della Legge, non avevano capito nulla del Regno di Dio. Sì, perché osservanza della Legge e Regno di Dio non sono la stessa cosa.
Il Regno è la persona di Gesù in mezzo a noi. I farisei lo avevano davanti e non lo riconoscevano. Noi a 2000 anni di cristianesimo, sappiamo molto più dei farisei, ma facciamo fatica a comprendere che Gesù è in mezzo a noi. Nei nostri respiri, sguardi, gesti, parole. Egli è in noi e fra noi. E come lo si riconosce? Dall’amore.
Dove c’è amore vero c’è il Regno presente, concreto. Per arrivare a percepirlo però bisogna passare per la via della sofferenza, come Gesù. Quella intima personale che nasce dal travaglio di partorire amore sempre e ovunque, e quella che ci viene dal mondo che è ancorato alle sue leggi e non comprende il Regno.
Oggi mi chiedo quanto percepisco la presenza del Regno di Dio cioè del suo Amore in me e intorno a me. Quanto ci metto del mio per rendere questa presenza comprensibile agli altri.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade