Sono duemila anni che abbiamo il potere in Gesù di sottomettere il male e non lo utilizziamo. Oppure non lo sappiamo… O lo utilizziamo poco. Perciò viviamo depressi, opachi, scoraggiati. Quando non arrabbiati e aggressivi. Eppure è la verità che ci viene raccontata da questo brano del Vangelo di Marco. Gesù ha sconfitto il male e il Maligno.
L’ultimo atto di questa guerra è stata la sua morte in croce. Perché Lui che è la Vita non può morire mai. Dunque come mai siamo sopraffatti dal male fuori e dentro di noi? perché non esercitiamo questo potere che ci viene dall’appartenenza al Signore. Non può sconfiggere il male chi è scollegato dalla Verità, dalla Vita, dalla Via che porta alla felicità eterna.
Abbiamo quindi autorità sul male se siamo uniti a Gesù. Se parliamo con Lui, lo ascoltiamo, gli lasciamo carta bianca nella nostra giornata. Combattere il male è una responsabilità personale e civile. Come in questa pandemia. Ma nulla è possibile staccati da Gesù. Egli combatte in noi, per noi e con noi. Quanto ne sono consapevole? Quanto mi lascio sopraffare passivamente dal male, facendo semplicemente albergare nel cuore e nella mente pensieri negativi?
Quanto mi lascio liberare da Gesù attraverso la sua Parola, la sua Presenza eucaristica, la sua Misericordia? Sta di fatto che se sono unito a Lui il male e il Maligno sono rovinati. A me la scelta. La fede non è magia. È responsabilità, conoscenza e vittoria già annunciata.
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade