Gesù è pieno di compassione per chi soffre, chi è escluso, emarginato. E agisce sempre verso coloro che trovandosi in queste condizioni lo supplicano di essere liberati dal loro stato.
Questo lebbroso considerato impuro perché contagioso fisicamente era non solo malato ma tenuto fuori dalla comunità.
Una persona sola, marchiata anche socialmente dalla malattia. Gesù con la guarigione lo restituisce alla comunità per fare rivivere questa persona. È quanto il Signore fa ancora oggi con noi.
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Quando ci libera dall’emarginazione dovuta a un nostro stato di sofferenza fisica, morale, spirituale, ci restituisce ad una vita sana di relazione. E chi gode di questa compassione di Gesù non può fare altro che testimoniarla.
Oggi rifletto sulla compassione che Gesù ha per me. In cosa mi ha liberato e guarito? In cosa mi ha restituito ad un rapporto sano di relazione con gli altri?
Se ancora non lo ha fatto vuol dire che non glielo abbiamo chiesto.
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A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade