Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 11 Dicembre 2020

Per Gesù non c’è gente peggiore di chi non sa fare delle scelte, di chi non si determina mai, di chi vive sempre sull’onda della superficialità, di chi non ha un pensiero proprio, ma parla e agisce secondo i pensieri degli altri… O per sentito dire. Di chi insomma non ha un’ ossatura spirituale. Li paragona a questi bambini che non sanno che cosa vogliono, che sono stufi di qualsiasi gioco… Questa Parola cade a pennello sulla nostra generazione direi, e su quello che stiamo vivendo anche in questa pandemia, in questo caos dove ci sono voci contrarie, dove non si sa che cosa si vuole… perché non si vuol fare ciò che si deve fare!

L’atteggiamento profondo del cristiano è invece quello di saper valutare l’azione di Dio nella propria vita e determinarsi di conseguenza. Saper avere la Sapienza di discernere le opere di Dio che agisce nel mondo. Gesù qui rimprovera la sua generazione perché non riconosce in Lui attraverso la liberazione e  la guarigione di tanta gente, l’inviato di Dio. Non riconosce che il Regno di Dio è arrivato in mezzo a loro, un Regno di amore che libera l’uomo dall’egoismo.

Chi non usa la sapienza per discernere, valutare le cose…parla sempre a vanvera, a sproposito. E come è vero questo oggi in molti ambiti! Quando non riconosciamo la presenza di Dio attraverso i suoi inviati, un esempio per tutti papa Francesco, siamo pronti a vedere queste persone con i nostri occhi miopi o attraverso le nostre cataratte che celano la verità. Le persone, gli eventi…non si giudicano secondo il nostro capriccio ma secondo la loro testimonianza di vita, le loro opere di salvezza.

Oggi la Parola ci spinge a guardarci nel profondo per vedere con che metro giudichiamo gli altri e la storia, per vedere qual è la nostra ossatura spirituale. Se siamo ancora infanti, o peggio ancora mormoratori… o uomini e donne “sapienti”, quella sapienza che ci viene dal Vangelo se ogni giorno lo “mangiamo”. Quella Sapienza ci fa riconoscere l’azione di Dio nella storia, negli eventi, nei nostri fratelli e sorelle. A Dio non piacciono gli indecisi, i qualunquisti, i mormoratori…

Possiamo dargli torto?


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade 

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