Sr. Palmarita Guida – Commento al Vangelo del 10 Ottobre 2020

Una donna tra la folla è estasiata dalle parole di Gesù e loda sua madre, per dire che la vita di quel profeta è un dono di Dio. Non è un uomo come tutti gli altri! Fortunata la sua mamma!

Espressioni che usiamo ancora noi oggi quando vediamo in qualcuno una pienezza di doni. Ma Gesù cerca di reindirizzare quel complimento sui destinatari di quella parola. Su chi lo ascolta. Implicitamente loda sua madre, la prima ad aver ascoltato profondamente Dio e avergli obbedito. Il suo sì ha generato il Figlio di Dio. E beato significa felice.

Allora siamo felici quando impariamo ad ascoltare in profondità la Parola e lasciare che essa plasmi e cambi la nostra quotidianità. La gioia che contiene la Parola è quella che ci vede trasformati dentro, nel cuore, giorno per giorno… Nonostante tutte le difficoltà che dobbiamo affrontare in una società ormai pagana non solo, ma disumana e individualista.

Ascoltare e mettere in pratica l’amore di Dio, contenuto nella sua Parola non è facile. Bisogna avere coraggio, pazienza, resilienza per offrire un po’ di umanità redenta al mondo indifferente, chiuso e omofobo. E solo la Parola restaura la nostra umanità. Senza umanità non c’è santità. Allora forse ci dobbiamo sforzare un po’ tutti a ricreare umanità intorno a noi, altrimenti la Parola non attecchisce e non porta frutti di santità. Ascoltare per diventare umani…

Mettere in pratica per diventare santi. Questa è la sfida.


A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade 


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