La Legge e i Profeti rappresentavano per L’Antico Israele il rapporto di Dio con l’umanità: un rapporto di amore, di guida, di sostegno, di custodia. Gesù non è venuto ad abolire questo rapporto ma a dare senso compiuto ad un rapporto che l’umanità aveva svuotato con la sua idolatria. La Legge e i profeti per Gesù si racchiudono nella parola amore.
Quindi Gesù invita i discepoli non solo ad accogliere questo amore, ad essere obbedienti a questo amore, ma a trasmetterlo ad altri, ad insegnare ad altri ad amare. È questo il senso della vita: ricevere l’amore di Dio e donarlo agli altri. E in base a questa dinamica Gesù divide in due l’umanitàche abitera’ il Regno: il piccolo e il grande. Sarà grande colui che ama e che insegna altri ad amare. Sarà piccolo nel Regno dei cieli chi stenta nel cammino dell’amore e chi non sa educare all’amore. Allora la vita presente vissuta nell’amore ci orienta, proietta verso la vita eterna. Il tempo di Quaresima è il tempo propizio per capire se noi stiamo osservando l’amore di Dio, stiamo vivendo nutrendoci di questo amore e se stiamo educando gli altri ad amare all’interno della nostra famiglia e poi all’esterno. Come amo ed educo il mio fratello, la mia sorella all’amore? Bastano le parole… o servono i fatti?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade