L’amore è una cosa concreta. Se non prende carne non è amore. Per questo l’amore cristiano non è poesia, teoria, spiritualismo… Da quando un Dio ha preso carne, l’amore si è reso tangibile e visibile. E i verbi dell’amore si riassumono in uno solo, che l’immagine del samaritano amante ci rivela:aver cura di.
Se hai cura di qualcuno gli ti fai vicino… Lo vedi nella sua storia vissuta, e ne hai compassione. Cioè vibri dentro per quella persona che ha bisogno di te. La pagina del buon samaritano snocciola 10 verbi dell’amore nei dettagli della cura che quell’uomo ha avuto per un suo nemico. Per dire che per mettere in moto l’amore ci vuole tempo, dedizione , libertà, gratuità… Mettere in campo le proprie potenzialità, fare lavoro di rete e sensibilizzazione. L’amore è concreto. Vuole risultati e sa pagare di persona.
Per questo Gesù dice allo scriba di mettere in pratica l’amore. Il suo errore stava nel fatto di fermarsi al concetto di amore ma non alla messa in pratica.
Amare se stessi innanzitutto prendendosi cura di sé, poi amare gli altri e Dio. Sempre di cura si tratta. Quanta cura ho per me? Per gli altri? Per Dio? In che modo tutto ciò è CONCRETO nella mia giornata?
A cura di Sr Palmarita Guida della Fraternità Vincenziana Tiberiade